Assemblea pubblica in piazza Sciesa: vespasiano, VTE e Pra’ Viva
Oltre centocinquanta persone si sono raccolte in piazza Sciesa per dire no al vespasiano.
Il Comitato per Pra’, interpretando il volere dei cittadini, aveva dato il via alla mobilitazione posizionando i due striscioni che da qualche settimana sono in bella mostra in piazza Sciesa.
Presenti alcuni esponenti politici: Rosa Morlè (Federazione della Sinistra), Massimo Ginogi (Lista Enrico Musso), Enrico Baratelli e Flavio Bernucci (Movimento 5 Stelle), Claudio Chiarotti (Partito Democratico) e il consigliere comunale Salvatore Caratozzolo (Partito Democratico).
Tutti concordi nel dire che l’opera è necessaria, tutti altrettanto concordi nel dire che la collocazione è sicuramente infelice. Tutti a chiedersi perché Comune e Municipalità abbiano deciso senza coinvolgere la cittadinanza. E quando il 3 giugno via email abbiamo provato a chiedere al Presidente del municipio Mauro Avvenente il perché di tale decisione, nessuno si è degnato di darci una risposta! [leggi la Lettera al Municipio]
C’è spazio anche per il presidente del CIV Mauro Rossi che svela un'altra “chicca”: «Per impedire la sosta selvaggia – dice Rossi – la piazza verrà chiusa da oltre centocinquanta paletti». La municipalità sostiene che sui vigili urbani non si può fare affidamento! L’unico rimedio alla sosta selvaggia è l’utilizzo dei paletti.
Nel corso della riunione si è anche parlato del difficile rapporto con il porto. La vivibilità del quartiere deve essere garantita. E non vogliamo che passi l’idea che siamo contro il lavoro, noi siamo per il lavoro, siamo con i lavoratori. Il lavoro però deve svolgersi nel rispetto della salute e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
Si è parlato infine della gestione della Fascia di Rispetto. Il presidente di Pra’ Viva Ginetto Parodi, ha invitato la cittadinanza ad iscriversi a Pra’Viva. In tal modo tutti i praesi avrebbero la possibilità di partecipare alla vita della Fascia. «Senza la partecipazione – sostiene Ginetto - non c’è futuro». Prima di sciogliere la riunione, Caratozzolo porta la buona notizia: «Il comune, in attesa di una decisione definitiva, ha deciso di fermare i lavori».